Montoro: dove tutto ha avuto origine

La Fabbrica Liquori De Falco sorge – o meglio risorge – a Montoro in provincia di Avellino, là dove alla fine del secolo XIX Rocco De Falco decise di piantare le radici di un’attività che presto divenne il proprio lavoro.

Il paese nasce nella cosiddetta “Verde Irpinia”, al confine con la provincia di Salerno e a due passi dalla celeberrima Costiera Amalfitana, meta naturalistica e culinaria tra le più ricercate a livello nazionale e internazionale. Il suo territorio è particolarmente fertile, date le sue origini vulcaniche e grazie all’humus formatosi dai detriti portati a valle dall’acqua piovana.

Palazzo Macchiarelli

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Grotta di S. Michele Arcangelo

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Lavorazione della Cipolla Ramata

Montoro: tra storia e cultura culinaria

Secondo alcuni il nome Montoro deriva da “Mons Aurus”, cioè monte d’oro; altri ritengono che le definizione originaria sia “Mons Taurus”, monte del toro, una collina tuttora esistente nei pressi del paese.

La famiglia De Falco ha avvertito da sempre quel senso di appartenenza al territorio, che contraddistingue da secoli la comunità locale, fiera delle proprie origini da ricercare, secondo alcuni scavi archeologici, addirittura al periodo paleolitico.
Di sicuro sappiamo che gli antichi “Abellinates” furono a Montoro per un certo periodo di tempo, come testimonia l’antica lapide di “Abellinum” con l’intestazione dell’imperatore Cordiano.
La presenza romana in zona è confermata dall’acquedotto Claudio, che fu progettato dall’architetto romano Cocceo e le cui rovine sono state ritrovate nei pressi di Piazza di Pandola a Montoro.

Anche nel Medioevo c’è traccia di Montoro, come dimostrano le ruderi imponenti del castello sulla collina di Borgo e le pitture seppure rudimentali, nella grotta di S. Michele Arcangelo nei pressi di Preturo.

Montoro è anche tradizione culinaria, legata a prodotti agricoli quali la cipolla ramata, il carciofo, la ciliegia e la noce, coltivata nella Valle dell’Irno e da sempre utilizzata dalla Fabbrica Liquori De Falco per la produzione del Nocillo. Senza dimenticare che il territorio rientra nell’area di produzione del Caciocavallo Silano, della Castagna di Serino DOP, del Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP e della Mela annurca campana IGC.